Refrigeratori per lavorazione metalli

Refrigeratori per la pressofusione

Parliamo in questo caso del raffreddamento in circuito chiuso dell’olio e/o dell’emulsione impiegati per la movimentazione delle presse e dei getti in metallo.

È importante conoscere la differenza nell’approccio di queste due diverse tecniche di pressofusione dal punto di vista del raffreddamento. In entrambe i casi ci sono le condizioni per riflettere sulla convenienza di realizzare due circuiti di raffreddamento separati. Lo scopo è dato dalla possibilità che vi sia sempre un circuito a bassa temperatura, solitamente da soddisfare con l’installazione di chiller / refrigeratori, ed uno a più alta temperatura.

Proprio per quest’ultima parte si può pensare alla maggior convenienza di tecnologie a maggior efficienza energetica: dry cooler, raffreddatori adiabatici, chiller con free-cooling.

Refrigerazione per trattamenti galvanici, zincatura e ossidazione

Parliamo qui di una tipica applicazione da refrigeratori industriali, soprattutto perché l’obiettivo è spesso quello di mantenere le vasche di ossido a temperature molto basse (anche prossime a 0° C).

Il raffreddamento in circuito chiuso avviene dunque anche a basse temperature di vasche contenenti acqua e sostanze chimiche: in caso di “ossido duro” il liquido di raffreddamento può arrivare a -8°C. Tali sostanze chimiche, per elettrolisi, si “aggrappano” ai materiali da trattare generando reazioni che provocano riscaldamento del liquido contenuto nelle vasche. La temperatura del liquido delle vasche stesse dev’essere termoregolato con precisione per garantire la qualità del prodotto finale.